Archivio di Gustaw Herling-Grudziński
Gustaw Herling-Grudziński (Kielce, 20 maggio 1919 – Napoli, 4 luglio 2000), fra i maggiori scrittori polacchi del Novecento, dal 1945 visse in esilio: a Roma, Londra, Monaco di Baviera e dal 1955, dopo aver sposato Lidia Croce, si stabilì a Napoli. Nella Polonia comunista i suoi scritti furono accessibili grazie alla rivista “Kultura” (edita a Roma, poi a Parigi) di cui fu principale collaboratore, alle collane dell’Instytut Literacki e alle edizioni del circuito clandestino. Nel maggio 1991 potè tornare nel suo paese: le sue opere sono state pubblicate da diversi editori e dal 2000 da Wydawnictwo Literackie di Cracovia. Il suo patrimonio letterario comprende le memorie dei due anni di prigionia nel gulag, il celebre Inny świat. Zapiski sowieckie, pubblicato a Londra nel 1951 (A World Apart: a Memoir of the Gulag; ed. it. Un mondo a parte, Milano, Feltrinelli, 1994, 2010, Mondadori 2017); un’ampia produzione di saggi critici e pubblicistici, anche in lingua italiana su quotidiani e riviste da “Tempo presente” a “Il Mondo”; i racconti e il Dziennik pisany nocą 1971-2000 (Diario scritto di notte) in sette volumi. Dal 2017 i suoi libri sono pubblicati in Italia dalla casa editrice Mondadori, nella collana degli «Oscar moderni» e, dal 2019, nel volume Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti, della collezione «I Meridiani».
L'archivio di Gustaw Herling-Grudziński, depositato presso la Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce”, è stato riordinato e ne è stato redatto l’inventario informatizzato in seguito ad un accordo sottoscritto nel 2010 fra la Fondazione e la Biblioteka Narodowa di Varsavia. Il progetto di schedatura e riproduzione digitale dei documenti, curato dal personale della Biblioteka Narodowa e finanziato dal Ministero della Cultura e del Patrimonio nazionale della Repubblica di Polonia nell’ambito del Programma „Cultura polacca all’estero”, ha avuto nel 2010 l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica di Polonia. A conclusione del progetto è stato pubblicato l'inventario a stampa: Katalog Archiwum Gustawa Herlinga-Grudzińskiego w Fundacji "Biblioteca Benedetto Croce", opracowała Joanna Borysiak, Warszawa, Biblioteka Narodowa, 2019.
Per una descrizione dell'archivio, si vedano anche le pagine ad esso dedicate sul sito della Biblioteka Narodowa.
Breve descrizione dell'archivio
Si compone di diverse serie:
I materiali biografici fra cui: documenti personali; il Licznoje dieło del campo di prigionia di Ercevo (1940-42); le medaglie: Virtuti Militari nel 1945 per la battaglia di Monte Cassino e l’Aquila Bianca, nel 1998; i diplomi delle lauree honoris causa e dei premi letterari.
I materiali del periodo della seconda guerra mondiale e del dopoguerra fino al 1952, conservati a Londra e trasferiti nell'archivio dopo la morte dello scrittore: le lettere ricevute nel campo di prigionia di Ercevo (1940-42), un taccuino di appunti annotati dopo la sua liberazione e utilizzati per la stesura di Inny Świat. Zapiski sowieckie (A World Apart: a Memoir of the Gulag 1951); le fotografie del periodo di addestramento militare nel Secondo Corpo di Armata Polacca in Medio Oriente; gli ultimi tre capitoli manoscritti di Inny Świat (Londra 1950-1951); la corrispondenza (1947-1952) fra cui le lettere su A World Apart, di Bertrand Russell, Graham Greene, Manès Sperber, Arthur Koestler, Albert Camus e del primo editore W. Heinemann.
I manoscritti: i testi della seconda metà degli anni Trenta (il saggio Literatura ludowa e la traduzione dal tedesco nell'autunno 1939, del saggio di Benedetto Croce, Heinrich Von Kleist) e dei primi anni dell'esilio a Napoli (i Diari 1957-1958); i manoscritti di quasi tutte le opere dalla fine degli anni Settanta al 2000: il Dziennik pisany noca [Diario scritto di notte] e i racconti fino all'ultimo: Wiek bibljny i smierc [L’età biblica e la morte] (2000).
- Il carteggio: circa 20.000 lettere suddivise fra istituzioni e riviste, e nelle serie dei corrispondenti. Fra i corrispondenti polacchi: Lidia e Adam Ciołkosz, Józef Czapski, Mieczysław Grydzewski, Konstanty Jeleński, Wojciech Karpiński, Leszek Kołakowski, Jan Lebenstein, Adam Michnik, Czesław Miłosz, Kazimierz Wierzyński, Sławomir Mrożek, J. Nowak-Jezioranski, Roman Palester, Wisława Szymborska, Jerzy Stempowski, W. Weintraub, Józef Wittlin, Aleksander Wat, Kazimierz Wierzyński, e la redazione di “Kultura”: da Jerzy Giedroyc a Zofia e Zygmunt Herz. Fra i corrispondenti italiani: da Ignazio Silone a Nicola Chiaromonte, Ennio Flaiano, Cristina Campo, Leone Traversi, Enzo Bettiza, Elémire Zolla, Giuseppe Saragat, Francesco Compagna, Giovanni Spadolini, Carlo Ripa di Meana, Sergio Romano.
- La collezione dei ritagli di articoli di Herling e recensioni delle sue opere, dal 1942 al 2000: gli articoli nella stampa del II Corpo (1942 – 1946) e su “Wiadomości” (1946-1960); gli estratti da riviste e giornali inglesi, tedeschi e francesi; la pubblicistica in lingua italiana su quotidiani e periodici ("Tempo Presente", "Il Mondo", "L’Espresso", "Il Giorno", "La Fiera Letteraria", "Settanta”, "Corriere della Sera", “Il Giornale”, “La Stampa”, “Il Mattino”). Dal 2000 la raccolta è stata aggiornata da Lidia Croce con i materiali che dopo la sua scomparsa nell'aprile 2015 sono confluiti nell'Archivio.
- Le registrazioni audiovisive, i film e le interviste; le tesi di laurea e di dottorato; le fotografie di Gustaw Herling.
Consultabilità
E' possibile presentare richiesta per la consultazione alla dottoressa Marta Herling, responsabile dell’archivio, all'indirizzo archivioherling@fbbc.it.